sabato 30 novembre 2013

segno

La sveglia mi trova già desta. Fuori il rigo dell'alba si ingrossa piano piano.
Dormo poco. Il sonno è ora spesso interrotto. Ascolto così di notte i segni del tempo nel mio corpo.
Mi alzo nel silenzio di una città che tiene ancora chiuse le imposte.
Lo specchio mi rimanda un sorriso. Bene. La voglia di vivere, come il sole là fuori, è una promessa lasciata nell'aria la sera. E' bello ritrovarla al mattino.
Sul volto aumentano i segni che paura e amore han tracciato in silenzio, le scelte che ho fatto ora mi guardano, righe sottili, a volte profonde, a volte brevi e interrotte.
Qualcuno forse saprebbe leggere la storia che porto scritta sul volto, un dialogo tra me e la vita, e decifrarmi ogni piccola piega, ogni svolta ed arresto. Ma comunque sia, ne son certa, son tutti sentieri intrapresi per cercare una sola cosa: la gioia. Ogni libro, ogni lingua, alla fine parla di questo, di una ricerca, un cammino verso un'unica meta, sia esso percorso da un singolo uomo o da un intero popolo.

Dormo poco e ascolto di notte il rimbombo dei miei passi che la vita ora mi restituisce.
Il tempo ora si sta piegando, svolta. A poco a poco, da ora in avanti, mi avvicino a Casa.