lunedì 3 aprile 2017

la scontentezza


'Mai mi fu dato di vedere un animale in cordoglio di sé. Un uccelletto cadrà morto di gelo giù dal ramo senza aver provato mai pena per se stesso' afferma D.H Lawrence. La scontentezza è invece un tratto dominante dell'uomo moderno, a cui è orgogliosamente affezionato, tanto da esibirla ad ogni occasione possibile. Basta instaurare una qualsiasi conversazione con qualche collega o amico, e dopo poco qualcuno comincerà a lamentarsi di qualcosa, e ben presto inizierà una vera e propria gara per decretare chi gode di maggiore sfortuna, chi ha il sacrosanto diritto inalienabile di sentirsi vittima dell'universo.
Credo sia diventato il passatempo preferito, nonostante sui social media si ostenti gioia a 360° per l'invidia altrui.
In questa follia collettiva, una cosa mi è chiara: la felicità te la devi costruire, giorno per giorno, a volte minuto per minuto.
Non dipende dal numero di cataclismi che ti sono capitati: a un girino o a un cucciolo di tartargua può capitare di tutto prima di diventare "grande", eppure non si lamentano granché.
Non dipende da quanti like visualizzi sul tuo ultimo post, o dalla tua popolarità tra amici veri o virtuali, altrimenti, come farebbero i pesci abissali ad essere felici, considerando che non li vede nessuno?
A giudicare poi dal numero di conti correnti aperti da zebre, leoni, coccinelle o millepiedi, direi che non dipende nemmeno da quanto denaro hai in banca o in qualche paradiso fiscale.
Direi che nemmeno con le religioni andiamo meglio. E allora? Allora non lo so per certo quale sia la segretissima ricetta della felicità, se l'avessi trovata non sarei qui a parlare di scontentezza immagino. Ma intanto, mentre la cerchi, come faccio io, prova a non lamentarti. Ti ritroverai all'improvviso con molto tempo in più e molto spazio in più nella tua mente, tanto che all'inizio ti sembrerà vuota.
A quel punto, prova veramente a guardare o ascoltare gli animali o le piante che ti stanno attorno. Veniamo anche noi da quel mondo lì, anche se preferiamo il cemento, la musica in cuffia e le lampade a basso consumo. Ma guardali veramente, non proiettare il tuo ego-centrismo e antropomorfismo. Tale lettura dà prova solo della nostra eterna superbia, secondo la quale tutto è a nostra immagine e somiglianza.
Qualcosa la scoprirai di certo. Sei un essere senziente, dopo tutto. Ricordatelo.