giovedì 18 febbraio 2016

il frutto

Ogni mio giorno comincia alle prime luci dell'alba. Lungo le strade del mio quartiere con la notte ancora addosso, il mio passo e il mio respiro si prendono il prezioso tempo dell'ascolto. La vita già canta a quell'ora, un canto senza pubblico né applausi.
Faccio un mestiere che dà poche soddisfazioni, molti crucci, ed è pure mal pagato e mal visto.
Sono però a contatto con la più straordinaria forza vitale dell'universo, tanto è sconfinata l'energia che può emanare. Affascinante più delle stelle dell'universo, complessa più della fisica quantistica, vibrante più di un concerto della mia band preferita, ogni giorno ho a che fare con una fetta di umanità compresa tra gli 11 e i 14 anni.
Vita pura, a dosi massicce di 200 ragazzi all'anno, con le loro storie alle spalle, e posso garantire che molti hanno davvero pesi enormi già da sopportare.
Passano in fretta tre anni. Di tutto ciò che vivo con loro e per loro, non faccio in tempo a vedere i frutti. Il mio è un lavoro di semina, non di raccolto.
Ma poi, inaspettato come il vento, un giorno capita che mi arrivi un messaggio scritto su carta digitale da un'ex studentessa.
Parole che gridano.
Parole che cercano.
Parole che desiderano.
Parole che si interrogano.
Parole che vogliono respirare.
Parole che vogliono costruire.
Parole che vogliono amare questo mondo e questa umanità, che vogliono fare della propria vita una meraviglia, perché la vita è davvero meraviglia.
Parole che spazzano via, come una folata di vento decisa, il dubbio malefico che mi accompagnava stamani nella mia passeggiata mattutina sul valore del mio lavoro che non fa fatturato, non procura prestigio né tanto meno ricchezza.
La Vita è così, ti mostra la verità in una mail nascosta tra altre 24 da leggere.
Ti dice che i frutti ci sono, ma che non te ne devi preoccupare. Di una cosa sii certo: il frutto in sé e per sé non metterà in mostra il tuo lavoro, ma sarà anche frutto del tuo lavoro.
Il frutto non è per te, ma per la vita e della vita.
Se sei un seminatore, il tuo compito è seminare. Adempi con cura al tuo compito.
La Vita ti dice anche che ci sono alberi con grandi potenzialità, che richiedono particolare cura. Se occorre potare e concimare, fallo al meglio, perché è prezioso ciò che hai tra le mani e sii onorato che la Vita abbia scelto te.
La Vita non vede e non conosce il potere, ma l'essere umano, non vede e non conosce il denaro, ma l'essere umano, non vede e non conosce la fama, ma l'essere umano.
La Vita non ama potere, denaro, fama, ma sempre e solo l'essere umano.
E ci chiama per nome, uno a uno. E non ne vuole perdere nemmeno uno di noi.
Ora dimmi se vale la pena donare chi sei e ciò che sei.
Ora dimmi se vale la pena spendersi un poco per amore di questa vita che è davvero una meraviglia.
Ora dimmi se puoi ancora stupirti e ringraziare per questa meraviglia che ti respira dentro, senza nemmeno far rumore.
Grazie Valentina.




















lunedì 1 febbraio 2016

la fine della fine

Quando finisce qualcosa di brutto, ringrazia.
Quando finisce qualcosa di bello, ringrazia.

Bello e brutto sono solo etichette dentro la tua testa.

Non ti attaccare mai a ciò e a chi incontri nella vita, mai.

Lo puoi fare, certo, puoi decidere di non lasciare, di rimanere attaccato a ciò che ormai è passato, ma sappi che, prima o poi, ogni cosa passa. Il peso del tuo affanno te lo darai tu stesso allora, secondo la tua scelta.

Sei hai amato e ora non è più, brinda alla vita.
Esci, cerca un luogo elevato e silenzioso, se puoi, o anche  un angolo tranquillo della tua casa, se ne hai una. Siediti e nel buio prova a sentire il passo dei lupi che in questo istante, in questo preciso istante, stanno correndo nelle praterie sotto un arco di luna che ha miliardi di anni, prova a sentire la voce del vento che in questo istante vola sulle altezze della terra, prova a sentire lo schiudersi delle palpebre di un bimbo che nasce ora, prova a sentire ora, in questo istante, tutta la gioia e il dolore che c'è in ogni punto della terra.

Se ci stai, se fai spazio nel respiro e nella mente, ti sentirai in breve tempo zuppo e grondante, colmo come una marea. Comprenderai che tutto passa, che tutto ha un suo inizio e una sua fine, e che tu non controlli né l'uno né l'altra.
Comprenderai allora, nelle viscere, nella gola, nel sangue, e in una parte eterna della tua mente, che la vita non ha fine. 
Lei vola, lei corre, lei salta, lei scroscia, lei schiude, lei schizza, lei cade, lei sfiora, lei accarezza, lei bisbiglia, lei guarda, lei tende sorriso, lei piega il capo, lei canta, lei pulsa, lei batte, lei scorre, scorre, scorre, senza fine, senza fine, senza fine.
Di una cosa sii certo: solo la fine avrà fine.

Brinda alla Vita, sorridi e brinda, sempre.
Lei sorride a te ogni istante.