mercoledì 10 luglio 2013

le rituel des chats

In una piacevola giornata estiva,  passeggio tra le viuzze colorate di Gourdon, paesino abbarbicato su una collina che da un lato cade a picco nel vuoto, offrendo così una vista a 360° sul panorama circostante, fatto di verdi rilievi che finiscono poi col tuffarsi in mare. E' la Provenza.
Le case di Goudon sono in pietra, una addossata all'altra, una sull'altra, già solo l'architettura di questi edifici è uno spettacolo che dura da millenni; i vicoli offrono allo sguardo mille particolari: fiori sui balconi dipinti di lavanda, insegne in ferro battuto, piastrelle di maiolica dipinte a mano, e poi grovigli di bounganville e rosmarino, camomilla e violette, il tutto in una traquillità magistrale. Persino i turisti sussurrano, non un trillo di cellulare si azzarda a turbare la placida serenità del luogo, e come spesso accade, la lingua ha il suono dei luoghi in cui viene parlata. Qui il francese ha il suono delle cicale, è un cri cri frusciante che invita alla spensieratezza.
Le vetrine dei negozietti sono un capolavoro di colori e profumi, maioliche, lavanda, saponi, tovaglie e tessuti, vini e formaggi locali, lavorazioni artigianali, tutto il succo di questa regione viene messo in mostra con minuzia di particolari.
In un angolo della piazzetta che dà sul belvedere, scorgo la porticina aperta di una cappella, da cui proviene della musica.
Un po' per curiosità, un po' per desiderio di abbandonarmi per un poco alla penombra, entro. Le pareti interne sono in pietra nuda, così come deve essere spoglia di credenti da molto tempo questa piccola cappella. Dalle strette vetrate colorate la luce entra come una folata di vento che smorza l'immobilità dei secoli chiusi tra queste mura, sull'altare manca un fiore fresco, la musica deve provenire da qualche altoparlante posto sul retro.
Sto per tornare alla luce, quando mi accorgo che sull'altare un morbido gattone grigio sta dormendo, mentre sul primo banco si sta compiendo un rituale insolito: un altro gatto, tigrato, sta dando la caccia a un topolino che squittisce. In francese, ovviamente.




P.S. La sera stessa, mentre cenavo in un ristorantino nei pressi della cappellina, è entrato dalla finestra lo stesso gatto grigio. Dopo un giro attorno al mio tavolo per prendersi due coccole, se n'è andato... Mi avrà riconosciuta?








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