venerdì 24 luglio 2015

il nodo

Cos'è un nodo e come si forma?
Un nodo nasce dall'intreccio di due capi. Possono essere gli estremi di una stessa corda, o due estremità diverse. Nel primo caso si otterrà una chiusura, nel secondo un'unione.
Non è proprio la stessa cosa.
Se nella vita ti annodi a te stesso, ti chiudi. Se nella vita ti annodi ad altro, ti unisci a quella realtà o persona.
Non sempre i legami sono eterni, anzi, un nodo, se ben fatto, si scioglie con facilità quando non è più necessario, ma tiene, e deve tener bene, quando è richiesto.
I nodi di montagna non sono mai per sempre. Servono per la progressione in sicurezza, su roccia come su ghiaccio, ma una volta giunti al termine, quando il pericolo è finito, vanno sciolti, o possono diventare ostacoli e impedimenti nel futuro.
Come si scioglie un nodo?
Ci vuole fine lavoro a due mani e perizia nel seguire a ritroso il percorso fatto. Se si è formato un groviglio, non è operazione che si risolve in un minuto. Occorre ripassare tutta la corda più e più volte, occorre seguire le volute, aprire le asole, fino ad arrivare al cuore, con pazienza e concentrazione. Occorre osservare e capire.
La cosa sorprendente e affascinante è che, una volta sciolto, del nodo non resta più niente, non c'è nulla al suo interno, nessun segreto, nessun mistero, nulla da proteggere e nulla da nascondere. Nemmeno un'ombra di buio.
E una volta che la corda è tutta stesa, riguadagna la sua efficienza, la sua flessibilità, la sua bellezza.
Quando senti un nodo alla gola o allo stomaco, è una meravigliosa occasione per metterti ad osservare e cominciare a sciogliere.
Per la tua interezza, flessibilità e bellezza

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