martedì 11 settembre 2012

catalizzatore

Premetto che mi intendo poco di chimica e fisica, ma nella mia esperienza ho potuto più volte constatare che le leggi che regolano il funzionamento dell'universo in qualche modo si applicano anche all'uomo, non solo da un punto di vista puramente biologico, ma anche quando ci si sposta dalla fisiologia al campo delle relazioni interpersonali.
Esistono reciprocità, parallelismi, simmetrie tra il nostro funzionamento organico/biologico e il nostro muoverci e relazionarci con tutto ciò che ci circonda. Di fatto siamo un continuum energetico, ovvero siamo tutti interconnessi a diversi livelli, fisico, biologico, psichico ecc., per cui cosa siamo e come ci relazioniamo sul nostro bel pianeta influenza l'intero sistema vivente.
Su tale argomento, sono diversi gli esperimenti che dimostrano come noi possiamo influenzare o modificare ciò che ci sta attorno solo in base al nostro stato d'animo, i nostri pensieri, ecc. Ciò vale con gli altri esseri umani, come con gli animali, le piante, ma più in generale, è altrettanto vero nei confronti di ogni essere vivente (si vedano ad esempio gli studi  sull'acqua condotti da M. Emoto per comprendere il rapporto che esiste tra l'acqua e l'uomo).

Allora, ragionando con la chimica e con la fisica, ho potuto comprendere meglio il tipo di relazione (o reazione) che ho vissuto con una persona che conosco.
Non è propriamente un amico - non ci conosciamo molto bene e non ci frequentiamo regolarmente, in pratica manca l'esperienza dell'amicizia - tuttavia è una persona che esercita in me, in modo inconsapevole, una certa gravità, una certa forza. Ho scambiato inizialmente tale "forza" per attrazione, ovvero mi sentivo attratta da lui, tanto da innamorarmene in pieno abbandono.
Credo che ciò capiti molto spesso, ci sentiamo attratti da qualcuno, scambiando per amore o passione qualcosa di diverso. Infatti tra me e lui sul piano affettivo non ha funzionato, pure continuo ad avvertire un qualche tipo di azione nei miei confronti, azione che lui esercita in modo assolutamente incosciente e anche da una certa lontananza geografica.
Solo analizzando la situazione con un po' di sano quanto faticoso distacco, ho compreso che in realtà questa persona funziona per me come un catalizzatore. 

 
Un catalizzatore è una qualsiasi specie chimica in grado di aumentare la velocità di una reazione chimica, rimanendo comunque inalterato al termine della stessa (a differenza dei reagenti, che si consumano al procedere della reazione). Un catalizzatore quindi ha il potere di favorire lo sviluppo di un processo, rendendone possibile il compimento in breve tempo, dove altrimenti potrebbero essere necessari anni.
La catalisi, ovvero il fenomeno di accelerazione provocato dal catalizzatore, è un termine che deriva dal verbo greco καταλύειν, e significa rompere, sciogliere.
A volte possiamo incontrare persone così nel nostro cammino, dei catalizzatori capaci di sciogliere, rompere ciò che ci inibisce o rallenta, e di accelerare in noi una trasformazione che altrimenti potrebbe richiedere molto più tempo ed energia. La cosa straordinaria per me è che prendono parte al processo senza alterarsi, ovvero possono migliorare la nostra esistenza senza assolutamente diventarne parte. Nel mio caso è andata proprio così. Questa persona ha avuto la capacità di aumentare velocemente il processo di cicatrizzazione emotiva che stavo compiendo in me stessa dopo aver attraversato una difficile e dolorosa esperienza, ha accelerato l'apertura di nuovi spazi e l'abbattimento di antiche, incrollabili mura, solo rimanendo se stesso. Quella trasfomata sono io, non lui, pure la sua presenza è stata quanto mai generatrice di cambiamento.

Senza saperlo, senza esserne consapevoli, se sappiamo essere noi stessi, se sappiamo non alterarci (ovvero reagire per adattarci agli altri), possiamo conservare questa capacità incredibilmente potente di essere catalizzatori a beneficio di tutti.

Un catalizzatore lo riconosci dalla misura della sua libertà e autonomia, e dall'energia che sprigiona in te. E posso dirlo con assoluta franchezza, un catalizzatore è molto affascinate.

2 commenti:

  1. Ho incontrato, più di una volta, il catalizzatore, esperienza affascinante, direi quasi magica.
    Consapevole o inconsapevole, ciò che ti lascia è un inspiegabile sensazione di rinascita.

    E se avrò interpretato quel ruolo per qualcuno, voglio sperare che la catalisi sia sta per la vita!

    … ma questo resta è un delicato mistero.

    Grazie Ale per averlo descritto così bene, grazie anche alla chimica … e viva la catalisi!

    RispondiElimina
  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina