lunedì 3 settembre 2012

scrivere...

Scrivere per me è fare archeologia. Sto sui tasti, scavo in punta di dita per estrarre qualcosa che già c'è. A mano a mano che procedo, ascolto, occorre eliminare ciò che non appartiene, per non deviare, disperdere. Alle parole infatti non serve abbondanza, ma rispetto al significato che portano.
La parola è alimento. Un cibo che ha sostanza, sazia con poco. Il resto è illusione di nutrimento.
Il morbido, il raffinato, scivola senza fatica, invece il duro, il secco fa suono sotto i denti, richiede masticazione e tempo per meditarci sopra. Per questo scrivo scarno, scrivo stretto.

Questo blog gira intorno alla scrittura, all'esperienza, alla realtà. Un viaggio, o un vagabondaggio, lungo quel che scorre in questo strano gioco che si chiama vita. Racconti, pezzi di storie vissute fuori e dentro la pelle. Perchè in fondo, non esistono confini, non esistono misure.







 

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